La differenza tra liquore e distillato risiede nella lavorazione:i distillati, come l’Ouzo greco o l’Arak libanese, nascono dalla fermentazione e distillazione di materie prime, senza aggiunta di zucchero, e hanno spesso una gradazione alcolica elevata. I liquori, invece, sono ottenuti dall’infusione di erbe, frutta o spezie in alcol, a cui si aggiunge una componente zuccherina che li rende più morbidi e dolci, come accade per il Limoncello o il Pastis. Se i distillati esaltano la purezza della materia prima, i liquori aggiungono una dimensione aromatica complessa, spesso legata al territorio d’origine.
Un elemento comune a molti di questi prodotti è l’anice, un ingrediente che attraversa l’intero Mediterraneo, dal Pastis provenzale all’Ouzo greco, dall’Arak libanese alla Sambuca italiana. L’effetto ipnotico di questi liquori, che diventano opalescenti una volta diluiti con acqua, è dovuto agli oli essenziali della pianta, i quali si separano dall’alcol e creano la tipica "nebbia bianca" nel bicchiere. L’anice non è solo un piacere per il palato, ma anche un rimedio antico, usato per facilitare la digestione. Il suo profumo evoca il sole, il mare, le piante di finocchio selvatico che crescono spontanee sulle coste, portando con sé l’essenza stessa di questa regione.
