I datteri sono uno degli alimenti più emblematici della regione. Coltivati da millenni nelle oasi e nei terreni aridi, questi piccoli frutti forniscono un'importante fonte di energia e rappresentano anche il centro di rituali e celebrazioni. Ricchi di zuccheri naturali, fibre e minerali, i datteri vengono consumati spesso insieme al caffè arabo, profumato al cardamomo. Alcuni paesi del Golfo, come l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, sono tra i principali produttori mondiali, esportando varietà pregiate in tutto il mondo, come i medjool sauditi o i dolci khallas emiratini.
Il latte di cammella è un altro elemento chiave della dieta delle popolazioni del Golfo. Sapido, aromatico e meno grasso di quello vaccino, è una fonte di proteine, vitamine e minerali. Tradizionalmente consumato dai beduini per affrontare le dure condizioni del deserto, oggi il latte di cammella è oggetto di crescente interesse anche nei mercati internazionali, grazie ai suoi potenziali benefici per la salute e una naturale azione antibatterica, oltre ad avere proprietà organolettiche più simili al latte umano.
Tra i piatti più iconici della regione spicca la kabsa, una preparazione a base di riso speziato, carne solitamente di agnello o di pollo e di frutta secca.
Considerata il piatto nazionale in Arabia Saudita, la kabsa si distingue per il suo profilo aromatico intenso, ottenuto grazie all'uso sapiente di cannella, chiodi di garofano, cardamomo e pepe nero. La cottura lenta permette agli ingredienti di amalgamarsi, creando un equilibrio perfetto tra dolcezza e sapidità. Questo piatto viene spesso servito nei momenti di convivialità, sottolineando l'importanza dell'ospitalità nella cultura araba.
Meno conosciuto a livello internazionale, ma altrettanto prezioso, è il miele di giuggiolo spinoso o miele di Sidr. Prodotto principalmente in Yemen e Oman, questo miele dal sapore intenso e dalle proprietà benefiche è considerato un vero e proprio superfood. Usato nella medicina popolare per rafforzare il sistema immunitario e migliorare la digestione, è apprezzato anche per la sua consistenza densa e il suo colore ambrato.
Infine, una serie di prodotti di altissima qualità di cui l’Iran, l’antica Persia, è il maggiore produttore mondiale: il pistacchio iraniano, il crespino e lo zafferano. Il primo, più tondeggiante di quello di Bronte, a noi noto, assume tonalità di verde più intense. Ha un gusto più deciso e permanente al palato ed è ricco di elementi come ferro, magnesio, potassio e fosforo, ideali per aiutare il recupero fisico e mentale. Il crespino, utilizzabile in bacche, foglie o estratti, fresco o essiccato, è un potente antiossidante, viene aggiunto a molti piatti di carne ed è fondamentale nella preparazione del vero pilaf. Conosciuto anche come "oro rosso", lo zafferano iraniano è considerato il più pregiato al mondo per il suo colore intenso, il profumo avvolgente e il sapore inconfondibile.

11 Marzo 2025
Beverage
Il Mediterraneo in un bicchiere: i liquori che raccontano una terra
Leggi articolo